Puzzle Geometrici

di Franco Favilli

Centro di Ateneo di Formazione e Ricerca Educativa – CAFRE, Università di Pisa, Italia

e Carlo Romanelli

Istituto Comprensivo “E. Pea”, Seravezza (LU), Italia



INTRODUZIONE

Il discorso geometrico richiede una buona conoscenza e padronanza della terminologia e delle nozioni. D’altra parte, l’acquisizione di concetti geometrici da parte di chi apprende è facilitata quando la comunicazione è sostenuta da un uso bilanciato del linguaggio grafico, del linguaggio naturale e del linguaggio geometrico. Nell’attività proposta agli allievi è richiesto di lavorare in coppie, uno di essi avendo il compito di fornire all’altro una sequenza di istruzioni per il disegno di una figura geometrica. Ad entrambi gli allievi viene poi richiesto di descrivere la figura e di definirla. Questa attività di insegnamento della geometria può rappresentare una interessante opportunità per sottolineare la necessità di promuovere l’utilizzo di differenti registri di rappresentazione ed il loro coordinamento tramite compiti specifici che mirano a convertire uno nell’altro. Tramite questa proposta didattica i docenti in formazione possono anche accorgersi direttamente quanto sia delicato e complesso per gli allievi il passaggio dalla descrizione di una figura geometrica alla sua definizione. Questa proposta è stata preparata e sperimentata nell’Università di Pisa. È stata anche sperimentata, contemporaneamente, nell’Università di Siena e, più tardi, allo IUFM di Parigi.


La sperimentazione principale
di Franco Favilli e Carlo Romanelli

La seconda sperimentazione
di Lucia Doretti
Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatiche, Università di Siena, Italia

La terza sperimentazione (allo IUFM di Parigi) e conclusioni
di Franco Favilli

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